Renate: chi ti ferma più? di Luca Perenzoni Ancora lei, Renate Götschl. Dopo la vittoria di ieri in super-g l'austriaca si è ripetuta, alla grandissima, anche nella discesa odierna, infliggendo distacchi abissali alle due compagne di squadra che hanno avuto l'onore di affiacarla sul podio di giornata. Due damigelle speciali, se vogliamo: Lizi Görgl torna infatti ad affacciarsi sul podio dopo una stagione abbastanza difficile, con tanta costanza di piazzamento con pochi acuti mentre Maria Holuas, tirolese di 24 anni, trova per la prima volta la via del podio, dopo il quarto posto a sorpresa conquistato un paio di settimane fa ad Altenmarkt. Ma in cima, ad osservare tutte dall'alto della sua classe e dei suoi 43 successi in carriera (che lontano quel marzo del '93 quando seppe vincere, all'esordio in Coppa, tra i paletti stretti di Hafjell) c'è Renate Götschl: velocissima, impeccabile, perfetta. Gli aggettivi si sprecano ormai per commentare le imprese di questa trentaduenne dal talento purissimo, diventata col passare degli anni una fuoriclasse come poche, in una lenta ma inesorabile maturazione rispetto al "cavallo pazzo" dei suoi primi anni nel circo bianco. Un secondo e due decimi lasciano ben poco spazio al commento di una gara condotta dal resto del gruppo sul filo di un equilibrio precario, rotto quasi subito dalla stessa Holaus, capace di prendere in mano le redini del gioco con il pettorale numero 2. Dopo di lei, però, ancora equilibrio, con una buonissima Daniela Merighetti (alla fine decima e ancora una volta migliore delle azzurre) che ha provato ad insidiare l'austriaca. Ma la Holaus (in certo senso come la Janyck ieri) ha costruito la sua impresa personale tra i curvoni nel bosco di San Sicario, a conferma delle tante buone cose messe in mostra in queste prime uscite sul palcoscenico che conta. E così per attendere un avvicendamento al vertice bisogna aspettare la discesa dell'altra austriaca, la Görgl che con il numero 17 sembrava poter dare il via alla lotta tra le migliori. Invece no: quasi tutte le big faticano a reggere il ritmo delle aquilotte, compresa la coppia americana Kildow & Mancuso, rispettivamente quarta e quinta, e per una volta a secco di piazzamenti sul podio. Niente da fare nemmeno per Nadia Fanchini, tradita al pari della sorella Elena da un errore di linea sul salto della marmotta che l'ha costretta a fermarsi anzitempo. Ma alla fine, a mettere tutte in riga, ci ha pensato sua maestà Renate, alla sua sesta vittoria in stagione. La velocità rosa sta diventando sempre più Götschl quindi e domani in programma c'è un altro super-g: non c'è due senza tre, Renate?
Scendendo non di molto nella classifica, ci si imbatte poi nella giovincella svizzera Dominique Gisin, altro volto nuovo che si affaccia tra le donne-jet ed ormai in pianta stabile tra le migliori: con il suo sesto posto oggi guida il quartetto svizzero (Berthod, Aufdenblatten e Styger) che precede Dada Merighetti mentre la seconda azzurra all'arrivo è Lucia Recchia, sedicesima e apparsa in progresso, sempre schiena permettendo. Ed in progresso è anche Johanna Schnarf, ventiduesima a Cortina una settimana fa e diciottesima oggi, risultati che forse le consentiranno di staccare un biglietto per la discesa iridata che possa accompagnare quello della combinata che già ha in tasca. Fuori dalle trenta invece le altre azzurre, con Lucia Mazzotti 35ima, Hilary Longhini 39ima e Camilla Borsotti 42ima.
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